Milan, Conceicao non ci sta: “Tante cattiverie su di me”

L’allenatore si è sfogato dopo l’ennesima sconfitta stagionale nel recupero a Bologna: ora la Champions per i rossoneri diventa un miraggio

Una crisi senza fine. Il Milan perde anche il recupero di campionato a Bologna per 2-1 e vede allontanarsi sempre di più l’obiettivo di raggiungere il quarto posto in classifica, valido per la qualificazione alla prossima Champions League. I rossoneri si trovano al momento a otto punti dalla Juventus (nove se si conta lo scontro diretto) e, soprattutto, non danno segnali di possibile ripresa. Dopo il gol di Leao in chiusura di primo tempo, i rossoblu hanno ribaltato il risultato grazie alle reti di Castro (contestata per un tocco di mano di Fabbian) e di Ndoye.

Il momento nero del Milan: resta solo la Coppa Italia

E’ chiaro che sulla stagione, ormai da considerarsi fallimentare del Diavolo, pesino i risultati degli ultimi dieci giorni. La clamorosa eliminazione contro il Feyenoord in Champions League è stato il preludio al crollo in campionato che ha portato altri due ko consecutivi contro Torino e Bologna, allontanando ormai quasi definitivamente la possibilità di tornare a lottare per il quarto posto. A pesare su questi risultati sono sicuramente le continue amnesie difensive che di fatto regalano gol agli avversari (a Bologna come a Torino) e la mancanza di equilibrio della squadra che non solo ha dimostrato di non poter reggere le quattro punte, ma con l’aggiunta di Joao Felix ha di fatto tolto spazio in campo ai due migliori rossoneri della stagione Rejinders e Pulisic. A questo punto rimane solamente la Coppa Italia con un doppio derby in semifinale contro l’Inter: anche un successo nella coppa nazionale, sarebbe comunque troppo poco.

Conceicao criticato: il portoghese sbotta

E sicuramente sul banco degli imputati, oltre ai giocatori, c’è anche l’allenatore Sergio Conceicao. L’ex Porto aveva esordito come meglio non avrebbe potuto con la vittoria in Supercoppa Italiana, ma poi ha dovuto fare i conti con diverse battute d’arresto e con sconfitte inspiegabili. Il ko a Zagabria nell’ultimo turno della prima fase di Champions grida vendetta, così come l’eliminazione contro il Feyenoord ai sedicesimi, quarto nel campionato olandese. Gli ultimi due ko in campionato hanno di fatto peggiorato ulteriormente la situazione. Il suo approccio da sergente e da allenatore grintoso non rispecchia assolutamente la squadra in campo ed è abbastanza prevedibile che la sua avventura in rossonero terminerà a giugno. E proprio per questo, forse, il portoghese ha di fatto sbottato al termine della gara contro i rossoblu

Il portoghese non ci sta: “Tante cattiverie su di me, se mi dicono…”

Dopo aver analizzato la partita e aver criticato l’operato arbitrale, l’allenatore si è concentrato sulla sua persona e ha puntato il dito contro alcune accuse: “Tutti i giorni si parla della mia situazione e non è giusto. So cosa voglio, so cosa posso fare, vedo tanti che parlano di me ma la situazione è semplice: se devo andare via, mi dicono ‘non servi più’, prendo la valigia e vado via senza chiedere un euro in più. Non arrivo dal nulla: ho quasi 100 partite in Champions League, ho vinto 13 trofei, ma tutti i giorni si divertono a parlare di me. Allenatori che mi criticano il giorno della partita. Ho famiglia, ho gente che mi è vicino e loro vedono tante cattiverie su di me e non è giusto. Scusate lo sfogo”, ha concluso.