Milan, con Conceiçao in uscita si fa largo il ritorno di Allegri

Massimiliano Allegri è libero dallo scorso maggio e da allora è rimasto ai box in attesa della chiamata giusta. Che potrebbe essere ancora quella del Milan.

Sergio Conceiçao ed il Milan sembrano proprio destinati a divorziare. Non ora ma a fine stagione, nonostante sia sorta l’ipotesi Mauro Tassotti come traghettatore. Ma un nuovo ribaltone in panchina porterebbe ulteriore sconquassamenti in un ambiente quest’anno a dir poco devastato. Da mesi stanno avendo luogo tensioni nello spogliatoio, litigi, ed uscite improprie. Le ultime sono state quelle dell’ormai ex portavoce dell’allenatore portoghese, prontamente licenziato, e dell’agente di Matteo Gabbia, che ha tuonato contro lo scarso utilizzo del difensore match winner nel derby di andata in campionato contro l’Inter.

Con Conceiçao il rendimento della squadra non è stato migliore rispetto a quando c’era Paulo Fonseca. Che ora alcuni tifosi addirittura rimpiangono. Avevano illuso i supporters milanisti le vittorie nei due match di Supercoppa Italiana in rimonta contro Juventus ed Inter, con relativa conquista del trofeo. Da allora sono arrivati un andamento singhiozzante in campionato, una inaccettabile eliminazione dalla Champions League ed un ancora più inaccettabile atteggiamento di svogliatezza e di deconcentrazione da parte di alcuni giocatori.

Sergio Conceiçao addio, perché Allegri è fattibile per il Milan

E Conceiçao è ritenuto responsabile in parte di questi problemi non ancora risolti. Anche se le colpe non sono soltanto sue ma anche di calciatori e dirigenti. Ad ogni modo una riconferma del lusitano appare improbabile, ed a questo punto anche deleteria per tutte le parti in causa, allenatore compreso. Mai c’erano state tutte queste polemiche, che hanno lasciato anche qualche “vittima” per strada, da inquadrare negli elementi ceduti a gennaio. Ovvero capitan Davide Calabria ed Alvaro Morata, non certo due qualunque.

A questo punto solo un allenatore della caratura di Allegri potrebbe aggiustare le cose. Il livornese è uno che è sempre riuscito ad imporsi, sostanzialmente tenendo le cose a galla. Vedesi il duro confronto con Bonucci ai tempi della Juventus. E poi ai tifosi Max piace, con lui arrivarono lo scudetto del 2010/2011 ed una Supercoppa Italiana. Poi lui ha legato i suoi maggiori successi con la Juventus, con la quale però tutto quanto è finito in malo modo.

Allegri piace ai principali candidati alla carica di direttore sportivo da assumere in vista della prossima stagione, e con il quale imbastire un progetto a lungo termine. Sarà uno tra Igli Tare e Fabio Paratici a spuntarla. Nei confronti del mister toscano si è vociferato spesso di ricche proposte provenienti dalla Premier League e dal campionato arabo, con lui che ha sempre detto no.

Le alternative sono comunque di prestigio

Ora è probabile che, in caso di si, Allegri al Milan non potrà contare su due elementi importanti come Theo Hernandez e Rafa Leao. I quali sembrano avere esaurito il loro ciclo in rossonero e che da sempre rappresentano una croce e delizia per i tifosi. Colpevoli di avere avuto un rendimento incostante sin dal loro primo giorno al Milan, il francese ed il portoghese sono sempre andati a corrente alternata, spesso e volentieri cedendo ad una indolenza irritante.

Ad oggi Allegri è libero, la possibilità di potere ritornare al Milan per cominciare un progetto importante potrebbe essere uno stimolo giusto. Ma bisognerà muoversi sin da subito, per farsi trovare già pronti in estate ed avere le idee chiare sul mercato.

Come alternative, nel caso in cui con Allegri invece non dovesse esserci alcun margine di trattativa per un ritorno, resterebbero in piedi i nomi di Roberto De Zerbi del Marsiglia e di Cesc Fabregas del Como. Che però sembra stare benissimo in riva al Lago, fiducioso per un progetto da portare avanti con sempre più ambizioni stagione dopo stagione. Tutti e due convincono per il loro gioco offensivo ed organizzato, che pure sarebbe specchio di una volontà di volere rinnovare tutto. Anche uno storico ex dirigente ha criticato questo Milan, lui che ha fatto le fortune del Milan.