Juve, che caos: Giuntoli conferma Motta, ma la squadra non lo segue più

Al termine dell’ennesima umiliazione stagionale il ds ha detto che si proseguirà fino al termine della stagione con l’allenatore, ma sarà la scelta giusta?

Thiago Motta
Thiago Motta (Instagram)

Il crollo, ormai, è verticale. L’umiliazione ricevuta anche a Firenze pesa tantissimo per la Juventus, non tanto per la classifica che la vede, al momento fuori dalla zona Champions, quanto per il clima che si respira intorno alla Vecchia Signora. La prestazione con i viola è stata un copia-incolla di quella con l’Atalanta, con diverse aggravanti: la prima è che dopo la batosta di sette giorni fa ci si sarebbe aspettati una reazione da parte dei bianconeri. La seconda riguarda l’avversario: di un rango inferiore rispetto agli uomini di Gasperini e per di più affaticati dal tesissimo match giocato giovedì contro il Panathinaikos in Conference.

Giuntoli conferma Motta: “Convinti di poterne uscire insieme”

Giuntoli Motta
Il ds Cristiano Giuntoli ha confermato l’allenatore dopo l’umiliazione di Firenze (Instagram)

Il momento è sicuramente il peggiore della stagione. Non che non siano stati passati tempi bui, anzi, ma perché ormai la Juve sembra una nave in mezzo al nubifragio. E a confermare questa tesi è la presenza ai microfoni di Cristiano Giuntoli, cosa praticamente mai avvenuta finora: “In questi momenti dobbiamo stare tutti uniti: se ne esce tutti insieme. Abbiamo fatto due gare sotto livello, in una annata di alti e bassi, e siamo molto dispiaciuti. Siamo convinti di poterne uscire tutti insieme. Sempre con Motta? Certo“. Insomma i bianconeri non cambiano e, ormai a meno di clamorosi ribaltoni, non lo faranno fino al termine della stagione. Ma sarà la scelta giusta? Il quarto posto dista solamente un punto in termini di classifica, ma ci sono molte altre ragioni che lo fanno sembrare molto più lontano. E se una settimana fa l’allenatore aveva minimizzato la batosta contro la Dea, ora qualcosa deve cambiare seriamente.

Motta e la sua ostinazione: perché non cambiare?

Locatelli
Manuel Locatelli affranto a fine partita (Instagram)

Firenze è stato sicuramente il punto più basso della stagione bianconera. Non solo per la pesante sconfitta ma soprattutto per l’atteggiamento mostrato dalla squadra che è sembrata inerme, senza voglia di lottare, senza nessun tipo di spirito. La formazione schierata da Motta ha lasciato più di un dubbio con una difesa inventata, e i soli Nico Gonzalez e Kolo Muani davanti, con Koopmeiners e McKennie che hanno di fatto girovagato per il campo. Le decisioni di lasciare fuori Cambiaso, Gatti, Yildiz e lo stesso Vlahovic, ovviamente hanno fatto discutere. Ma ancora più grave è stata l’ostinazione di non cambiare a partita in corso, con la squadra in svantaggio. Nessun cambio di modulo, di atteggiamento e di approccio. Perdere senza cambiare le proprie idee. E farlo malamente.

Il giocattolo si è rotto: chi è ancora con Motta?

E’ chiaro che qualcosa si sia rotto in modo irreparabile. Dopo l’eliminazione contro il Psv e soprattutto lo sfogo dell’allenatore post figuraccia contro l’Empoli in Coppa Italia, la situazione è precipitata. E’ lampante che il tecnico abbia avuto qualche screzio con alcuni giocatori, anche importanti (Cambiaso, Yildiz, Vlahovic per dirne alcuni). L’impressione è che la Juventus non stia perdendo solamente sul campo, ma anche fuori: non si rema tutti nella stessa direzione e inoltre molti giocatori stanno perdendo il loro valore. Il che, se si aggiunge ad una possibile non qualificazione in Champions League, sarebbe qualcosa di disastroso.

Gestione cookie