Da quando siede sulla panchina dei colchoneros Simeone affronta per la quinta volta gli odiati cugini: non è mai riuscito a festeggiare
L’attesa, ovviamente, è tanta. E lo è già da almeno un paio di settimane, ossia da quando il sorteggio ha sentenziato un derby infernale per la città di Madrid agli ottavi di finale della Champions League. Dopo la lunga maratona, che durerà ancora molto, in campionato (alla quale partecipa anche il Barcellona), Real e Atletico si troveranno di fronte anche nella competizione europea più importante. Il duello ha infuocato più volte la capitale spagnola nello scorso decennio con addirittura due finali nell’arco di due anni.
Come detto, il derby di Madrid è stato un classico dello scorso decennio in Champions League. Da quando Diego Simeone siede sulla panchina dell’Atletico questo sarà il quinto confronto con i blancos, che però hanno sempre avuto la meglio nei quattro precedenti. I due più pesanti sono ovviamente le due finali di Lisbona nel 2014 (pareggio di Sergio Ramos agguantato al 93′ e poi tripudio blanco) e di Milano nel 2016 (successo ai rigori per le merengues). Nel 2015 il Real, allora allenato da Ancelotti, ebbe la meglio ai quarti di finale (0-0 al Calderon, 1-0 firmato Chicharito Hernandez al Bernabeu), mentre nel 2017 gli uomini di Zidane trionfarono in semifinale (3-0 in casa, sconfitta 2-1 in trasferta) prima di superare anche la Juventus nella finale di Cardiff.
Forse, però, il confronto non è mai stato così equilibrato come ora. Innanzitutto il Real, seppur detentore del titolo, non è più lo stesso delle quattro Champions in cinque anni dal 2014 al 2018, e l’Atletico è riuscito a ridurre il gap. Inoltre le condizioni delle due squadre, almeno a livello di morale, sono diverse: gli uomini di Ancelotti arrivano dal pesante ko in casa del Betis che li ha fatti scivolare dal primo al terzo posto in campionato, scavalcati proprio dai cugini che hanno vinto il big match al Metropolitano contro l’Athletic Bilbao, estromettendolo definitivamente dalla lotta al titolo. Sarà una corsa a tre (con il Barcellona presente) e tutto può ancora succedere.
Per quanto riguarda le formazioni, di certo, Ancelotti è quello con più interrogativi. Di sicuro l’allenatore dovrà fare a meno di Jude Bellingham, squalificato, mentre saranno ai box anche Vallejo e Ceballos oltre ai lungodegenti Carvajal e Militao. Anche Valverde è in dubbio ma l’uruguayano dovrebbe stringere i denti. Il Real dovrebbe quindi presentarsi con un 4-3-3: Courtois; Valverde, Asencio, Rudiger, Mendy; Camavinga Modric, Tchouameni; Rodrygo, Vinicius, Mbappé. Meno problemi invece per il Cholo che dovrà fare a meno solamente di Azipilicueta e Koke. Il consueto 4-4-2 colchoneros sarà formato da: Oblak; Llorente, Lenglet, Gimenez, Galan; Simeone, De Paul, Barrios, Lino: Griezmann, Alvarez.
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