La Serie A perde posizioni e introiti in Europa, il calcio italiano dietro a Inghilterra, Spagna e Germania: deficit ancora elevato.
Italia dietro a Spagna, Germania e Inghilterra per quanto riguarda i ricavi nelle Coppe europee. Ciò significa che calano gli introiti, i ricavi per le prestazioni, cala l’immagine del calcio italiano in Europa e di conseguenza diminuiscono anche i salari. Siamo sempre ai vertici del calcio europeo, ma l’andamento degli ultimi anni testimonia un calo progressivo di prestigio e uno scivolo in classifica. L’Inghilterra, ad esempio, è ormai lontanissima, irraggiungibile.

Italia quarta per quanto riguarda il fatturato in Europa, anche se nell’ultimo periodo ha registrato un ottimo colpo di coda. La Serie A perde prestigio, e fattura 2,88 miliardi, nettamente al di sotto di Bundesliga e Liga, che ormai hanno ampiamente superato i tre miliardi di introiti. Siamo quarti, sia per i biglietti venduti che per gli sponsor, sia per i diritti televisivi. È il report effettuato dall’European Club Finance and Investment Landscape.
Report sull’andamento della Seria A in Europa: Italia quarta per fatturato, distaccata da Inghilterra, Spagna e Germania
Il report fornito dalla UEFA sullo stato del calcio in Europa mette in evidenzia le difficoltà e le contraddizioni del calcio italiano, sempre meno prestigioso rispetto ai campionati stranieri. L’Inghilterra, ad esempio, fattura oltre 7 miliardi, la Spagna quasi 4 miliardi, la Germania più di 3,6 miliardi, mentre l’Italia è ferma a 2,8 miliardi, comunque più di Francia, Olanda, Russia e Portogallo.
Diritti televisivi, sponsor e pubblicità, biglietti venduti, premi UEFA e altri elementi, sono tutti fattori che contribuiscono al fatturato generale dello sport. L’Europa cresce sempre di più, tanto da sfiorare i 30 miliardi complessivi di fatturato, con la Premier League inglese che domina tutti gli altri campionati, seguita da Liga e Bundesliga. Quarta la Serie A e quinta la Ligue 1 francese. Gli altri campionati sono notevolmente distaccati.

L’Italia può raggiungere i 3 miliardi di fatturato, c’è vicina. Rispetto all’anno scorso ha subito un +23% di ricavi, grazie ai diritti tv, gli sponsor e gli incassi da stadio. Inoltre, altri soldi sono entrati grazie ai premi UEFA, con il successo dell’Atalanta in Europa League, la Fiorentina in finale alla Conference, la Roma in semifinale in Europa, e le cinque squadre mandate in Champions. La stagione corrente dovrebbe mantenere questa media.
Scendono gli stipendi per i calciatori e aumentano quelli per lo staff: calcio italiano in ripresa
Un buon risultato nella Seria A è avvenuto sul piano salari: gli stipendi dati ai calciatori sono diminuiti, mentre sono aumentati i salari del personale. Gli stipendi di giocatori di Serie A costano 1,48 miliardi di euro, dunque l’Italia ha fatto qualche passo indietro, per fortuna. In Inghilterra, invece, gli stipendi sono davvero estremi e, in totale, valgono 4,76 miliardi.

In Spagna gli stipendi sono superiori ai 2,5 miliardi, in Germania poco più di 2 miliardi. La voce stipendi, in Serie A, vale ora il 66% dei ricavi generali, dunque c’è stato un calo, visto che prima era dell’83%. Un’inversione di tendenza decisamente positiva, che testimonia quanto ormai i club siano attenti a non strapagare i propri giocatori, per non sperperare denaro.
Dall’altra parte, invece, sono aumentati gli stipendi per lo staff, ed è una buona cosa. Il deficit purtroppo resta ancora elevato, anche se quasi dimezzato rispetto allo scorso anno. Lazio e Atalanta più virtuose, con circa il 40% di utili, Roma e Juve in perdita. Quest’ultima in rosso con -196 milioni.